Cefalea o dolori facciali attribuiti a disturbi di cranio, collo, occhi, orecchie, naso, seni paranasali, denti, bocca o altre strutture facciali o craniche

•11.1. Cefalea attribuita a disturbi del cranio

•11.2. Cefalea attribuita a disturbi del collo

•11.3. Cefalea attribuita a disturbi oculari

•11.4. Cefalea attribuita a disturbi dell’orecchio

•11.5. Cefalea attribuita a rinosinusiti

•11.6. Cefalea attribuita a disturbi dei denti, delle arcate dentarie o delle strutture correlate

•11.7. Cefalee o dolori facciali attribuiti a disturbi dell’articolazione temporomandibolare (ATM)

•11.8. Cefalea attribuita ad altri disturbi di cranio, collo, occhi, orecchie, naso, seni paranasali, denti, bocca o altre strutture facciali o craniche


•Nelle patologie craniche il dolore è generalmente localizzato, così come nelle patologie cervicali ha localizzazione cervicale con eventuale irradiazione cranica o facciale

•Nelle patologie oculari, come il glaucoma e le flogosi dell’occhio, il dolore è localizzato nell’area interessata, si associano sintomi e segni oculari; lieve e ricorrente, frontale o oculare, assente al risveglio, nei difetti di rifrazione e nello strabismo.

•Nelle patologie di orecchio si associa otalgia, nelle risosinusiti la cefalea o il dolore facciale sono localizzati o diffusi, proiezione al vertice delle sinusopatie sfenoidali; si associa il reperto della sinusopatia

•Per le patologie buccali, il dolore è facciale, può irradiare al capo ove è diffuso

•Le patologie ATM causano dolore localizzato, con segni o sintomi di interessamento dell’articolazione



Cefalea cervicogenica

Cefalea cervicogenica

•Classificata altrove, la cefalea associata causalmente a punti dolenti miofasciali cervicali è codificata come  Cefalea di tipo tensivo episodica associata a dolorabilità dei muscoli pericranici


•Criteri diagnostici:

–Dolore riferito come originatosi dal collo e percepito in una o più regioni della testa e/o della faccia

–Segni clinici, laboratoristici e/o neuroradiologici di una malattia o di una lesione del rachide cervicale o dei tessuti molli del collo che sia dimostrata essere o generalmente accettata come una causa valida di cefalea

–Evidenze che il dolore possa essere attribuito alla malattia o alla lesione cervicale

–Il dolore si risolve entro 3 mesi dal trattamento efficace della malattia o della lesione responsabile del dolore


Note:

•Tumori, fratture, infezioni e lesioni riferibili ad artrite reumatoide del rachide cervicale non sono state formalmente convalidate come cause di cefalea, tuttavia sono accettate come cause valide in casi individuali. Spondilosi e osteocondriti cervicali NON sono accettate come cause valide secondo il criterio B. Quando la causa è da riferire alla presenza di punti dolorosi sui muscoli facciali, la cefalea va codificata come 2. Cefalea di tipo tensivo.

•Abolizione della cefalea significa completa scomparsa della stessa, indicata da un punteggio di 0 sulla scala visuo-analogica (visual analogue scale, VAS) Tuttavia è accettabile come criterio C2 anche una riduzione ≥90% del dolore fino a un livello <5 su una VAS graduata da 0 a 100.