Cefalea attribuita a disturbi intracranici non vascolari.

7.1 Cefalea attribuita a ipertensione liquorale 

7.2. Cefalea attribuita a ipotensione liquorale

7.3. Cefalea attribuita a malattie infiammatorie non infettive

7.4. Cefalea attribuita a neoplasia intracranica

7.5. Cefalea attribuita a iniezione intratecale

7.6. Cefalea attribuita a crisi epilettica

7.7. Cefalea attribuita a malformazione di Chiari tipo I

7.8. Cefalea e deficit neurologici transitori con linfocitosi liquorale 

7.9. Cefalea attribuita ad altra patologia intracranica non vascolare


Le patologie con alterazione della pressione liquorale sono aspecifiche, spesso diffuse, aggravate da manovre di torchio addominale ovvero che migliorano in clinostatismo nell’ipotensione liquorale

Nella malformazione di Chiari la sede è occipitale e/o sub-occipitale, scatenata da tosse o manovra di Valsalva e perdura giorni, possono associarsi altri sintomi neurologici

Nel caso di patologie neoplastiche, il meccanismo è quello dell’ipertensione endocranica

Per quanto riguarda le malattie infiammatorie non infettive (neurosarcoidosi, Behcet, LES, APS, etc) la cefalea è generalmente diffusa e aspecifica

Nelle disfunzioni ipotalamico-ipofisarie la cefalea è fronto-temporale bilaterale e/o retroorbitaria

La crisi epilettica può associarsi a cefalea fugace se durante la crisi con sintomatologia simil-emicranica, ovvero più protratta post-convulsiva, simil tensiva o simil emicranica